Domenico Stile : è nata una stella

Nasce nel 1989 , nella bellissima Castellammare di Stabia, una cittadina che si affaccia sul mare e guarda tutto il Golfo di Napoli con l‘imponente Vesuvio; seguito, amato e sostenuto in tutte le sue scelte di vita da Papà Luigi, assistente tecnico nella scuola e mamma Annamaria casalinga; è l’ultimo di 3 figli.
Domenico è un bambino tranquillo, diligente e volenteroso, il classico figlio che tutti vorrebbero avere.
Si appassiona al mondo della cucina grazie allo zio chef Franco La Mura, il fratello di mamma Annamaria, il quale incuriosisce Domenico con gli intagli dei vegetali e con le preparazioni dei piatti, da questa curiosità nasce la scelta di intraprendere gli studi all’Istituto Alberghiero.

A scuola Domenico si impegna molto e si ritiene fortunato perché viene seguito ed indirizzato dal Prof. Enrico Cosentino, il quale insegna cucina ed è molto esigente.
Dal Professore Cosentino, Domenico impara la gerarchia che vige in cucina, insieme alle dinamiche lavorative.
In classe con Domenico ci sono altri due ragazzi che diventeranno delle promesse: Ciro Sicignano, attualmente impegnato ai Quattro Passi di Nerano, due stelle Michelin e Antonio Autiero, attualmente il suo Sous chef . Il rigore del Professore Cosentino ha dato ottimi frutti.
Domenico Inizia a lavorare all’età di quindici anni, la sua prima esperienza la fa a Palazzo Vialdo con lo Chef Michele De Leo. Qui si rende conto di quanto sia duro il lavoro del cuoco, ma impara i ritmi e le tempistiche che ci sono in cucina.

Una volta terminata la scuola si iscrive all’università dove sceglie la Facoltà di Tecnologia Alimentare, ma lo studio dura solo un anno, perché decide di intraprendere la carriera di cuoco.
Inizia cosi un bellissimo percorso professionale, gira le cucine più rinomate del territorio italiano e non solo. Dopo l’esperienza al Ristorante il Buco di Sorrento dello chef Peppe Aversa, vola nella cucina dello chef Vissani, per spostarsi poi a Villa Crespi dove lavora con lo chef Antonino Cannavacciuolo. Da qui va a Piazza Duomo nella cucina dello chef Enrico Crippa, per poi approdare all’ Osteria Francescana dello chef Massimo Bottura ed infine si ferma ad Ischia al Mosaico dell’Hotel Terme Manzi con lo chef Nino Di Costanzo.
Domenico ha avuto la fortuna di lavorare con grandi maestri; l’umiltà, la tenacia la passione e il sacrificio, di questo giovane chef, gli hanno permesso di intraprendere un percorso formativo incisivo che lo ha portato lo scorso anno a lasciare il nido e finalmente spiccare il volo, gestendo la cucina dell ’Enoteca la Torre a Villa Laetitia a Roma.

Il successo non è tardato ad arrivare, infatti il suo lavoro viene premiato con la Stella Michelin, il sogno di molti.
Il sogno nel cassetto è riuscire un giorno ad aprire un ristorante suo.

 

PROFILO PSICOLOGICO
Domenico sembra un ragazzo schivo, introverso e silenzioso, il suo rigore nasconde una personalità attenta, dinamica e molto creativa.
E’ brillante e sicuro di se. Tuttavia gli occhi manifestano una leggera inquietudine.

Il mio consiglio: Domenico ci sono momenti della vita in cui bisogna lasciarsi andare e far venire fuori la propria essenza.

Alfonsina Longobardi

Alcuni dei suoi piatti

le foto sono realizzate da Karen Philips