Dall’intuizione geniale del Signor Franco Scarselli noto avvocato, nel 1952, su un lembo di spiaggia di Vico Equense, nasce lo stabilimento balneare “Il Bikini” che prende il nome dal medesimo atollo delle isole Marshall nell’arcipelago della Micronesia, in pieno Oceano Pacifico.
L’idea di Franco è quella di creare un posto esotico da poter condividere con gli amici, ma ben presto pensa di renderlo recettivo ad un turismo balneare.
A distanza di circa 70 anni l’intuizione è ancora un’idea vincente: il Bikini è una piccola perla del golfo di Napoli, una baia dove i sensi vengono rapiti dal profumo salmastro della brezza marina, dal rumore del mare che si infrange sulla scogliera rocciosa e dalle acque cristalline che rievocano i mari tropicali.
La famiglia Scarselli si prende cura di questo piccolo Eden, tramandando le tradizioni di generazione in generazione: Riccardo, figlio di Franco, continua il lavoro del papà e agli inizi degli anni 80 apre un punto di ristoro, fa costruire un forno per le pizze molto particolare il cui fondo è composto da circa 400 cocci di bottiglie di champagne che fanno da isolante; iniziano cosi a sfornare quelle che poi diventeranno le attuali pizze gourmet.
Alcune di esse sono state per anni nel menù come la pizza con provola e ruchetta che cresce spontanea sulle rocce della spiaggia ed ha un sapore amarognolo e salmastro; altra pizza di notevole gusto è quella con cipolle di Tropea e lardo di Colonnata.
Ispirazione ed inventiva alla famiglia Scarselli non sono mai mancate ma probabilmente, quella che oggi chiamiamo innovazione, forse non è nient’altro che un ritorno al passato.
L’dea di ristorazione della famiglia Scarselli è quella di condividere le tradizioni con gli ospiti, per cui ogni piatto rievoca un ricordo legato al territorio circostante.
Da circa 10 anni Giorgio, figlio di Riccardo, è al timone del ristorante; una persona intellettualmente affascinante, attenta ai particolari, intuitiva e molto aperta al confronto.
Giorgio fa del ristorante la sua scelta di vita: continuamente alla ricerca dei prodotti che questo meraviglioso territorio offre, sceglie con cura gli ingredienti di ogni singolo piatto.
In un momento storico dove fare ristorazione sembra cosi semplice viste le tante attività che nascono oggi e domani vedono già il tramonto, chiedo a Giorgio:
- “Com’è la vita di un vero ristoratore?”
- “Amo il mio lavoro, anche se è difficile e comporta tante rinunce: la più forte è vivere lontano da mia moglie e mia figlia, ma guardo avanti e cerco di dare sempre il meglio, sono attento al cliente a tavola e, se qualcosa va male, per me è una sofferenza”.
- ”Cosa consiglieresti a chi ha voglia di aprire un’attività ristorativa?”
- ”La prima cosa è fare una buona analisi dei costi stilando un Business Plan, poi consiglierei di affiancare per qualche mese un ristoratore, così da vivere un ristorante con tutte le problematiche che comporta. Spesso chi si affaccia a questo mondo parte dall’idea del menù, sottovalutando tutto il resto; poi se si ha una reale attitudine verso la ristorazione tutto può essere più semplice.”
- ”Come vedi il futuro della ristorazione?”
- ”Il futuro è il ristorante di tradizione, dove l’ospite deve sentirsi a proprio agio, mangiare bene e godere della convivialità familiare a tavola. Quindi il ristorante deve essere un luogo dove ci si sente accolti e coccolati e che deve lasciarti un buon ricordo.”
Di sicuro una cena al Bikini di ricordi emozionanti ne lascia un bel po’. Lo scenario che si apre affacciandosi dalla terrazza è estasiante, si può godere della splendida vista del Vesuvio che si affaccia sul Golfo di Napoli; alle spalle la natura selvaggia le fa da cornice,l’atmosfera rilassante ed accogliente, l’aria leggera e frizzante, i piatti originali nella semplicità degli ingredienti cucinati con tecnica e maestria dal nuovo chef approdato quest’anno, Sakai Fumiko, fanno si che una semplice serata rimanga impressa nella memoria sensoriale.
Sakai è una ragazza semplice dallo sguardo vivace che mette allegria con il suo splendido sorriso: attenta, umile e discreta, i suoi piatti sono un’ottima interpretazione delle tradizioni “Scarselliane”.
Grazie per la splendida giornata che mi avete regalato.
Alfonsina Longobardi