Scrivere di Filippo è un emozione che mi tocca in prima persona… Negli ultimi anni ho vissuto la sua crescita professionale e ne sono orgogliosa. Ci sono persone alle quali ti leghi in modo particolare e lui è una di queste per me.
Nasce a Castellammare di Stabia nel 1988 da papà Salvatore e mamma Giovanna e trascorre i primi anni tra il mare e le colline di Lettere.
Sin da piccolo Filippo mostra le sue doti di curiosità, creatività e forte inventiva, infatti da piccoli resti di legno crea giocattoli, ama disegnare e dipingere.
E’ un bambino molto vivace e dispettoso al punto tale che unendo queste caratteristiche alla forte curiosità, incendia la camera da letto della nonna, facendo accorrere i Vigili del fuoco.
Ma tutte queste doti non venivano canalizzate nello studio, infatti il rapporto con la scuola era disastroso e la sua iperattività lo rendeva un ragazzo poco disciplinato.
Dopo le scuole medie la decisione è quasi scontata, meglio cercarsi un lavoro.
All’età di tredici anni inizia ad avvicinarsi al mondo della panificazione iniziando a lavorare nel panificio Calabrese di Lettere; qui la sua turbolenza viene sedata dalle regole e dal rigore impartiti dal datore di lavoro.
Due anni dopo, rendendosi conto che il lavoro nel panificio è poco stimolante visto che oltre al pane bianco e al pane biscottato non si fa altro, decide di fare un’esperienza più incisiva e di crescita professionale e fa un colloquio al Panificio Malafronte di Gragnano, dove inizia a lavorare poco dopo.
L’esperienza si rivela entusiasmante: la produzione spazia dai vari tipi di pane ai lievitati dolci e salati e qui acquisisce la consapevolezza che il Panettiere è un maestro che deve conoscere bene non solo la materia prima, ma anche le tecniche per fondere teoria e pratica.
L’esperienza formativa non solo professionale ma anche di vita, lo porta dopo 6 anni di duro lavoro a scegliere di lavorare in proprio.
Il 2 maggio del 2009 Filippo si mette in gioco, inaugurando il Panificio Cascone a Lettere.
Sono trascorsi otto anni da quel giorno e dai 5 kg di pane che sfornava, oggi ne produce circa 10 quintali, lavorando non solo per il pubblico del negozio ma anche per le strutture ristorative del posto.
La sfida di Filippo è stata vinta e negli ultimi due anni sono arrivati i risultati e le soddisfazioni.
Filippo ad oggi nel suo laboratorio crea diversi prodotti: pani di vario tipo, biscotti, panettoni, colombe, e l’oramai famoso “Panettiello” .
L’intuizione del Panettiello nasce grazie al legame che ha con il tradizionale casatiello, il quale nel giro di due massimo tre giorni va consumato, quindi nasce la domanda “ come fare a conservarlo per più tempo??
Cosi Filippo libera tutta la sua creatività ed ecco che arriva l’idea “ Fare l’impasto come quello del panettone” ovviamente salato e con gli ingredienti del casatiello.
Questa sua creazione è stata geniale, ha riscosso molti consensi nel mondo dell’enogastronomia e riscontro nel consumatore che, a detta di Filippo, ama più il salato che il dolce.
Il sogno di Filippo è quello di essere un punto di riferimento per il mondo dell’enogastronomia. Il processo di panificazione non è cosi semplice: dietro c’è uno studio attento, una ricerca certosina dei prodotti di qualità; la tradizione o ciò che viene tramandato per esperienza da solo non basta: ci vuole anche la competenza.
Sulla scia di questo sogno Filippo vorrebbe aprire diversi punti vendita e, perché no, aprire un laboratorio anche all’estero.
Lascio Filippo con l’ ultimo pensiero condiviso: “ Ho fatto molti sacrifici perché sono partito da zero, ho sacrificato il mio tempo da ragazzino in un panificio, mentre i miei amici uscivano a divertirsi, non ho vissuto la spensieratezza della gioventù, ma sentivo le responsabilità del mio lavoro”
Caro Filippo Il successo attuale ti ripaga dei sacrifici fatti.
PROFILO PSICOLOGICO
Filippo è un ragazzo magnanimo, volenteroso, leale, sicuro e molto intraprendente. Un ottimo osservatore e un attento ascoltatore, al momento opportuno sfodera i grandi consigli, ovviamente con le persone a cui tiene.
Ambizioso, ama le sfide, ma ama soprattutto vincerle, l’aria un po’ sorniona e gli occhi azzurri da puttino, sono ingannevoli, in quanto celano il suo ego che lo porta ad essere una persona determinata.
Non ama la scorrettezza e la poca onestà, ciò lo delude e lo porta ad escludere le persone dalla sua vita.
Il Mio consiglio: Filippo goditi questi momenti di successo, li hai meritati tutti, ma non ti allontanare da ciò che sei, rimani la bella persona che conosco.
Alfonsina Longobardi
Alcuni dei suoi piatti