Gabriele Martinelli lo chef dall’estro analitico

Nasce nella bella città partenopea, il 18 settembre dell’anno 87, da papà Giorgio maresciallo dei vigili del fuoco e mamma Giuseppina casalinga; è il primo di tre figli.

Gabriele è un bambino calmo, riflessivo non dà preoccupazioni ai genitori, trascorre un’infanzia tranquilla e piacevole; viene coccolato non solo da mamma Giuseppina ma anche da zia Maria con la quale trascorre gran parte del suo  tempo instaurando un legame molto forte: è da lei prende la passione per la cucina.

Finita la scuola media decide di iscriversi all’alberghiero dove viene seguito dai professori i quali, a fine anno, lo inseriscono nel mondo lavorativo, indirizzandolo in un locale di  Milano Marittima.

L’esperienza non è delle migliori, la disciplina, l’impegno, le rinunce ed il sacrificio che comporta il lavoro del cuoco, lo allontanano e lo spaventano.

Gabriele nonostante tutto non molla, con il passare del tempo inizia a rendersi conto che vuole fare lo chef, si mette in gioco seriamente e  finita la scuola   inizia la grande avventura.

Lavora in diversi ristoranti della zona, poi decide di fare esperienze più significative  e vola al nord  atterrando al Hotel Principi di Piemonte nel Sestriere.

L’esperienza risulta molto entusiasmante, l’hotel è frequentato da gente di alto livello, quindi si ritrova a cucinare per palati molto esigenti: qui impara la cottura delle carni e cucina per la prima volta il cervo e la faraona.

Gabriele trascorre alcuni anni al nord girando diversi locali importanti, poi si trasferisce in Costa azzurra  all’hotel Villeneuve Loubet  di Nizza; ma il cuore partenopeo inizia a pulsare forte, e così ritorna a casa accettando il lavoro  nell’ hotel Villa Buonanno a Cercola dove rimane per oltre un anno.

Durante questa esperienza conosce Giuseppe D’angelo, diventano amici e  insieme iniziano a fantasticare sull’opportunità di aprire un proprio ristorante.

La fantasia si concretizza nel mese di marzo del 2015 quando, insieme ad un altro amico, Alfredo Diafano danno vita al Ristorante “ Il Machiavelli” in Via Vittorio Emanuele, 15 a Pompei.

Attualmente il ristorante ha un buon successo e l’impegno profuso è tutto indirizzato al raggiungimento di un sogno: la stella Michelin.

 

Profilo psicologico.

Gabriele è una persona precisa, determinata e attenta ai dettagli, ha una mente acuta ed ha un ottimo senso critico; lo definirei un perfezionista.

Disponibile ad aiutare gli altri, sempre accomodante, risulta socievole e simpatico, ama il confronto perché ha voglia di crescere e migliorare.

Sa controllare bene le emozioni quindi ad impatto risulta poco permeabile.

Il mio consiglio: Gabriele non essere troppo perfezionista, sii meno rigido, impara a lasciarti andare seguendo di più l’emozionalità.

Grazie per la piacevole conversazione

Alfonsina Longobardi